Londra: Carlo sarà legittimamente re d’Inghilterra!

IMG_20141205_003734Poiché ho deciso di rispolverare il mio inglese un po’ arrugginito, ho iniziato a seguire un corso. Durante la lezione di oggi si è parlato della dinastia Windsor e dell’inossidabile Queen Elizabeth e se mai il suo Carlo arriverà a vedere la corona saldamente piazzata sulla sua non proprio graziosa testa. Ammetto la mia ignoranza in materia ma ero fermamente convinta che la regina potesse abdicare in favore di suo nipote William.

Sbagliavo!

Poiché, al corso, mi è stato assegnato lo specifico compito di verificare questa possibilità, quel che segue è ciò che ho scoperto (e in parte ricordato, per ciò che concerne la storia, almeno…).

La legge inglese non esclude che Carlo possa aver diritto al trono. Secondo l’Act of Settlement del 1701, infatti, l’unica ragione ostativa alla successione sarebbe che egli fosse cattolico… Ve l’immaginate il capo della chiesa anglicana cattolico? In passato un pretendente al trono non poteva neanche sposare una cattolica ma questa parte della norma è stata abrogata in tempi recenti.

Si pensava che, poiché Edoardo VIII aveva rinunciato al trono per sposare Wallis Simpson, il problema fosse dovuto allo stato civile di costei. Non è del tutto esatto.

L’anglicanesimo affonda le sue radici proprio nel divorzio. Enrico VIII, infatti, per sposare Anna Bolena doveva divorziare da Caterina d’Aragona e, poiché il papa non glie lo permetteva, si proclamò capo della chiesa d’Inghilterra e sancì la rottura con la chiesa cattolica. Così nacque la chiesa  anglicana, Enrico divorziò e sposò la Bolena.

Tornando a Edoardo VIII, il problema era che la Simpson era cattolica (e il futuro capo della chiesa d’Inghilterra non poteva avere una moglie cattolica) e aveva divorziato addirittura due volte. La chiesa anglicana non permetteva che una persona divorziata si potesse sposare se l’ex coniuge era ancora in vita.

Non poteva?

Ma come???

Enrico VIII aveva fondato la chiesa anglicana per poter divorziare e risposarsi e poi, quella stessa chiesa anglicana, non permetteva il matrimonio di una persona divorziata???

Oggettivamente qualcosa non quadra!

Un’altra legge, la Royal Marriages Act del 1772, impone ancora oggi che qualunque discendente reale debba chiedere il consenso alle nozze al monarca regnante. A Edoardo fu detto a chiare lettere che non avrebbe ottenuto il consenso a causa dello scandalo che ne sarebbe seguito e che,  se avesse insistito nel suo proposito, il governo si sarebbe dimesso. Così, per evitare una grave crisi politica, Edoardo VIII rinunciò al regno per sposare la sua Wally.

Ora, per tornare a Carlo, vanno evidenziate alcune cose: quando Diana è morta, i due erano separati ma non divorziati, quindi Carlo è rimasto vedovo. Camilla era divorziata. La regina ha, dopo molte pressioni del governo e del primo ministro Tony Blair, dato il suo consenso alle nozze; la chiesa anglicana si è detta soddisfatta dal rito civile, seguito dalla benedizione.

Pare, infine, che Elisabetta non abbia alcuna intenzione di abdicare, né in favore del figlio né in favore del nipote ma, vista l’età avanzata, ha iniziato a farsi affiancare dal figlio, facendo prospettare un periodo di reggenza.

Tutti accontentati, dunque: Carlo ha le carte in regola per diventare re alla morte di sua madre (sebbene Camilla non sarà mai regina ma dovrà accontentarsi del titolo di principessa consorte).

A meno che non gli venga consigliato di rinunciare al trono per questioni di impopolarità…