Saviano e la liberalizzazione della marijuana.

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Ho appena terminato di leggere l’articolo di Saviano su La Repubblica, l’erba contro i narcos:

http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/esteri/2015/02/12/news/l_erba_contro_i_narcos-107106399/?ref=HRER2-1

È ben descritta la positiva evoluzione data dalla legalizzazione della marijuana in alcuni Stati degli USA e le conseguenze nefaste sui cartelli messicani della droga, nonché la mancanza delle sciagure sociali che si erano paventate. Si sono anche prospettate le eventuali ricadute di tutto ciò sui mercati e le mafie in Italia e in Europa. Tutto giusto e condivisibile, per carità, però… Un’unica perplessità: poiché la logica dell’articolo è assolutamente stringente, potrebbe essere applicata alla liberalizzazione di qualsiasi tipo di droga. Cosa accadrebbe, allora? Siamo certi che le questioni di ordine pratico debbano prevalere su questioni di tipo etico-morale? Mi spiego meglio: qual è il limite? Liberalizziamo la marijuana e poi? Quale sarà il prossimo step? La cocaina, l’eroina, le droghe sintetiche? Perché il ragionamento, che non fa una piega, dovrebbe essere valido solo per la marijuana e non per le altre sostanze? Siamo certi che sia sempre tutto lecito, in virtù di visioni economiche e politiche, a causa dell’incapacità dei governi di combattere le mafie? Quanto si può e si deve ancora abbassare l’asticella? Quali sarebbero le reali ricadute sociali nei lunghi tempi se questo ragionamento fosse esteso? La mia perplessità permane…

2 pensieri su “Saviano e la liberalizzazione della marijuana.

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