Far passare la voglia di apprendere.

Non mi sento una docente speciale. Ci sono alunni che mi amano ed altri che mi vedono come il fumo negli occhi, ci sono argomenti che so di spiegare bene ed altri che sicuramente spiego meno bene, come qualunque altro insegnante.

Dunque chiedo sia ai colleghi sia ai genitori: quale dovrebbe essere il compito di un docente? Limitarsi ad impartire nozioni o allargare la mente degli studenti, infondendo in loro la curiosità, il senso critico, la capacità di porsi e porre domande, cercando anche soluzioni originali e personali?

Perché noto, troppo spesso, una volontà di appiattimento, una chiusura nei confronti dell’originalità pur di far attenere i ragazzi al “programma”. Ma come? Un alunno dotato chiede di affrontare un argomento totalmente nuovo che lo appassiona, ci lavora da un anno con entusiasmo, è pieno di idee e risorse, trova collegamenti inusitati… e poi deve sentire che il suo insegnante gli dice “Attieniti al programma svolto. Non arriviamo fin lì.” Come può non restarci male, non piangere di fronte a tanta ottusità? Bah!

Ripeto, io non sono speciale per niente, ma se un alunno mi chiede di portare un argomento che non prevedevo di affrontare, lo inserisco apposta nel “programma”. Figurarsi, poi, se quest’alunno è molto dotato, pieno di interessi, di entusiasmo nei confronti dello studio!

Poi dici che ai ragazzi passa la voglia di andare a scuola. Ma che cavolo!!! Il piattume più assoluto! E questa è la scuola italiana, 9 volte su 10. Fortunati i ragazzi che hanno TUTTO il corpo docente fatto di un’altra pasta. 😒🙄
Ma forse, sono io che sbaglio.

2 pensieri su “Far passare la voglia di apprendere.

  1. E’ soltanto grazie all’impegno dei singoli individui, che con coraggio cercano di portare avanti idee intelligenti nonostante le paure, i ricatti, l’omologazione e il resto, se un giorno forse riusciremo a vivere in una società migliore di questa, ad oltrepassare il confine della mediocrità che spesso ci attanaglia.
    Personalmente non ti conosco, ma da quel che hai scritto in questo articolo, soprattutto nelle prime righe, mi sento di incoraggiarti a perseverare in ciò che credi sia giusto fare, nonostante le avversità e i pareri contrari.

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    1. Grazie, Emanuele. Ciò che mi spinge a perseverare sono le reazioni di studenti e famiglie, che mostrano coinvolgimento, entusiasmo e solidarietà. Ma il sorriso e la gioia degli studenti, quando si sentono ascoltati e quando scoprono la meraviglia del comprendere ciò che studiano, non ha prezzo.

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