Cenerentola: come rovinare una bella favola

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Cenerentola è la favola che ogni bambina ha amato e grazie alla quale ha sognato l’arrivo del principe azzurro. A prescindere dalle considerazioni su quanto ciò possa essere diseducativo, rappresenta non una favola qualsiasi ma LA favola! Vedere che ne hanno fatto un film, per giunta diretto da un regista come Kenneth Branagh, indubbiamente fa venire voglia di riscoprire e rivivere la magia dell’infanzia. Ma poi… la delusione immensa: Cenerentola è impersonata da una ragazza sì carina ma sempliciotta, che non ha neanche lontanamente la grazia e la bellezza che dovrebbe avere la vera Cenerentola e che sembra avere una paresi facciale con perenne espressione beota e sorridente. Il principe sembra un ebete sempre imbambolato privo, anche lui, di varia e versatile mimica facciale e tutta la storia non fa trasparire la benché minima magia dell’originale disegno animato: è noioso e quasi ridicolo. Si salva solo la matrigna, impersonata da una bellissima, fascinosa e perfida Cate Blanchett: sempre eccelsa. In verità, mi ha colpito anche la bellezza di Holliday Grainger, alias Anastasia, che insieme all’altra sorellastra, Genoveffa, era decisamente più espressiva e versatile della protagonista principale. Non so chi fosse l’attrice che impersonava la principessa Celina di Saragozza ma, nelle poche e brevi apparizioni all’interno del film, ha attirato la mia attenzione più della goffa Cenerentola. Insomma: a parte poche cose… che delusione!!!